Bruxelles accelera sul fronte vitivinicolo. Con la proposta di regolamento COM(2025) 137, presentata il 28 marzo 2025, l’Unione Europea introduce modifiche sostanziali ai Regolamenti (UE) 1308/2013, 2021/2115 e 251/2014, con l’obiettivo di rispondere in modo concreto alle crescenti difficoltà del comparto.
Il settore vitivinicolo europeo si trova infatti ad affrontare una fase delicata, segnata da un calo dei consumi interni, incertezze sui mercati internazionali, impatti sempre più evidenti della crisi climatica, eccessi produttivi e un generale crollo dei prezzi. Di fronte a questo scenario, la Commissione propone un pacchetto di misure articolato, pensato per rafforzare la resilienza delle aziende, aumentare la competitività del sistema vitivinicolo europeo e promuovere innovazione e sostenibilità.
Gli strumenti messi in campo includono sia interventi immediati, utili ad affrontare l’attuale congiuntura di crisi, sia azioni strutturali a medio termine, capaci di accompagnare la transizione del settore verso modelli più moderni, flessibili e sostenibili.
LE PRINCIPALI NOVITÀ INTRODOTTE
- Autorizzazioni di reimpianto valide 8 anni (invece di 6) per dare più tempo ai viticoltori di adattarsi alle condizioni di mercato e climatiche.
- Nessuna sanzione se non si utilizza l’autorizzazione di reimpianto.
- Possibilità di rinunciare alle autorizzazioni per nuovi impianti (rilasciate prima del 1° gennaio 2025) senza sanzioni, purché si comunichi la rinuncia entro il 31 dicembre 2026.
- Maggiore flessibilità per i limiti regionali: gli Stati membri possono limitare i nuovi impianti in aree a rischio di eccesso di offerta.
- Ristrutturazione dei vigneti: è ammesso il sostegno solo se non comporta aumento della resa produttiva.
ENOTURISMO, SOSTENIBILITÀ E PROMOZIONE: OPPORTUNITÀ IN CRESCITA
- Le associazioni di produttori DOP/IGP potranno accedere a fondi per lo sviluppo dell’enoturismo.
- Le campagne di promozione nei paesi terzi potranno ora durare fino a 5 anni (anziché 3).
- Fino all’80% di cofinanziamento UE per investimenti legati a mitigazione e adattamento climatico.
VINO A BASSO TENORE ALCOLICO: NORME UNIFORMATE E PIÙ CHIAREZZA
Vengono armonizzate le diciture per i vini de alcolizzati in tutta l’UE:
- “0,0%” se alcol ? 0,05%
- “Senza alcool” se alcol ? 0,5%
- “Alcool-light” se inferiore del 30% rispetto al minimo della categoria
Inoltre, l’etichettatura elettronica diventa una modalità standardizzata e valida in tutta l’Unione: i produttori potranno usare lo stesso QR code per vendere in più paesi senza cambiare etichetta.
COSA CAMBIA ORA PER AZIENDE E ASSOCIAZIONI
Le nuove misure entreranno in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, mentre le disposizioni sull’etichettatura dei vini a bassa gradazione si applicheranno dopo 18 mesi, con la possibilità di commercializzare le scorte già etichettate fino al loro esaurimento. In questo scenario, è fondamentale che imprese, consorzi e associazioni si attivino tempestivamente per adeguarsi alle nuove disposizioni, preparandosi all’aggiornamento delle etichette, verificando l’accesso agli strumenti di sostegno previsti dal regolamento e coordinandosi a livello regionale per affrontare eventuali limitazioni territoriali. Solo un approccio proattivo permetterà di cogliere appieno le opportunità offerte, pianificando strategie efficaci su promozione, sostenibilità e innovazione.
Il settore ha ora una finestra operativa importante per riorganizzarsi, accedere ai fondi disponibili e rispondere in modo efficace alla crisi strutturale in atto.